sabato 8 dicembre 2012

Alla scoperta del Museo di Igiene Tedesco a Dresda

La città di Dresda è rinomata nel mondo per la sua ricca offerta culturale e museale. A contraddistinguere l’offerta museale della capitale sassone non sono solamente, tuttavia, splendide pinacoteche e collezioni a sfondo storico-artistico, ma anche collezioni di notevole interesse scientifico.
A Dresda si trova ad esempio il Museo di Igiene Tedesco (ted. Deutsche Hygiene Museum), fondato nel 1912 in seguito alla I. Esposizione Internazionale di Igiene per volontà del grande farmacista e imprenditore Karl August Lingner. In seguito alla II. Esposizione Internazionale di Igiene (1930) la collezione venne poi inserita nell’attuale edificio, nei pressi del Grande Giardino. La collezione del Museo si suddivide in sette aree. L’Uomo di Vetro; Vivere e Morire, Mangiare e Bere; Sessualità; Ricordare; Pensare e Imparare, Movimento; Bellezza; Pelle e Capelli (ted. Der Gläserne Mensch, Leben und Sterben, Essen und Trinken, Sexualität, Erinnern, Denken und Lernen; Bewegung; Schönheit; Haut und Haar) sono i temi rispettivamente illustrati. Ma non è tutto: una sezione altamente interattiva nel Museo chiamata “I nostri cinque sensi” (ted. “Unsere fünf Sinne”) è permanentemente dedicata ai bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 12 anni. Il Museo di Igiene Tedesco è unico nella sua specie in Europa e fin dal principio ha posto l’uomo e il corpo umano al centro dell’attenzione, pur sempre mantenendo connessioni assai vive con il mondo della biologia, psicologia, nonché del sociale e della cultura. Esempio peculiare di ciò è la mostra “Tutta la Vita” (titolo originale “C’est la vie – Das ganze Leben” - http://dhmd.de/index.php?id=2017). Questa mostra, aperta al pubblico fino al 7 aprile 2013, ripercorre le diverse fasi della vita degli esseri umani attraverso un confronto emozionante tra dipinti di maestri antichi e fotografie di artisti moderni. I dipinti (appartenenti al Museo Wallraf-Richartz di Colonia) e le fotografie (concesse dal Museo Lutz Teutloff Bielefeld) ritraggono continuità e sviluppi culturali dell’uomo, che viene ritratto dalla sua nascita alla morte in esperienze di gioia e dolore, tra fiducia e insicurezze… Per ulteriori informazioni: www.dhmd.de (sito disponibile in lingua tedesca, inglese, ceca, francese, polacca, russa e spagnola)

lunedì 5 novembre 2012

“Gläserne Manufaktur” di Dresda, elogio alla perfezione

A dominare la Straßburger Platz di Dresda è dal 2001 il complesso della “Gläserne Manufaktur”, la cosiddetta Manifattura Trasparente realizzata dalla casa automobilistica Volkswagen. Qui viene prodotta, ovvero manualmente assemblata, l’automobile di lusso VW Phaeton, il cui nome ispira al figlio della divinità greca Helios. Il modello Phaeton viene prodotto su misura per soddisfare i desideri di ogni cliente, prestandosi anche a splendida macchina di rappresentanza. La Manifattura Trasparente si trova direttamente nei pressi del Grande Giardino di Dresda e ospita numerosi visitatori ogni settimana, permettendo loro di osservarne da vicino le successive fasi di produzione. Le visite guidate hanno luogo in piccoli gruppi di persone e sono disponibili in più lingue.
Il complesso architettonico comprende, oltre all’area longitudinale di assemblamento sviluppato su tre piani, diverse aree per distinti scopi, tra cui una “torre” con veicoli, una “piazza” per accoglienza visitatori e un ristorante. E' presente anche una costruzione a forma circolare progettata a ricordo della cosiddetta “Kugelhaus”, prima costruzione a forma sferica costruita al mondo e rasa al suolo nel 1938, che si trovava esattamente nel luogo dove ora è posizionata la Manifattura. In questa costruzione è allestita una bella mostra della pubblicità del marchio VW: da cortometraggi in b/n agli spot televisivi più moderni. Infine all’interno è possibile toccare con mano un modello di Phaeton e provare l’emozione di salire a bordo. Una grande peculiarità della “Gläserne Manufaktur” è la sua ubicazione: a pochi minuti dal centro storico di Dresda. La VW Phaeton viene prodotta solamente a Dresda e qui i pezzi, che raggiungono lo stabilimento via tram (eccezionalmente, data la posizione centrale in città) vengono poi assemblati quasi interamente a mano da lavoratori specializzati.
La Sassonia ha contribuito non poco alla storia dell’azienda automobilistica tedesca: a Zwickau venne fondata la casa automobilista Horch, denominata successivamente Audi. Sia per motivi storici che per il suo richiamo di città culturale, Dresda è stata scelta dalla Volkswagen per la costruzione della Manifattura, oggi divenuta una delle sue attrazioni principali. Al contempo, la “Gläserne Manufaktur” svolge una ruolo di rilievo nel sostegno dell’attività culturale di Dresda come nel patrocinio di eventi musicali. Un complesso ispirato a principi di lusso, tecnica, perfezione e social engagement della seconda casa automobilistica più grande al mondo, nel cuore di Dresda. Per maggiori informazioni (ted., ing.): www.glaesernemanufaktur.de

lunedì 29 ottobre 2012

ll Coro Dresdner Kapellknaben in Italia. Tour estivo concertistico e di pellegrinaggio 2012

Quello che vi presento oggi è un racconto di viaggio del tour dal 4 al 12 luglio 2012 nel centro Italia e a Roma dei Dresdner Kapellknaben, rinomato Coro di voci bianche cattolico di Dresda. Questo tour concertistico e di pellegrinaggio in Italia è stato promosso con il patrocinio di Musica Sacra Saxoniae - Fondazione per Dresda. Io ho accompagnato personalmente il Coro in questo tour in qualità di interprete e traduttrice: il tour ha regalato a tutti noi indimenticabili emozioni, che vorrei ritrasmettervi…
Il Coro Dresder Kapellknaben venne fondato dal Principe Elettore Moritz nel 1548 e vanta quindi una lunghissima storia. Oggi il Coro accompagna musicalmente le Sante Messe domenicali nella Chiesa Cattolica di Dresda e si esibisce in concerti sia in ambito nazionale che internazionale. Il suo repertorio fa riferimento, per citarne alcuni, al Maestro Heinrich Schütz e alla Musica Corale Sacra Italiana. 4.7.12, Giorno di arrivo Questa mattina, dopo una lunga preparazione, può finalmente avere inizio il nostro viaggio.
La nostra meta: l’Italia. Il nostro ospite d’eccezione: il Sig. Vescovo em. Joachim Reinelt, che accompagnerà i „suoi“ ragazzi per quattro giorni. Ci dirigiamo verso Manoppello, in Abruzzo, dove alloggeremo durante la nostra permanenza in Italia. In seguito i ragazzi cantano per la Santa Messa serale, celebrata dal nostro Vescovo, nella Chiesa Cappuccina di Volto Santo. La Chiesa rende omaggio al “Volto Santo“, un tessuto venerato per riportare il viso di Gesù Cristo e considerato il modello più autentico per le rappresentazioni di Cristo nelle arti figurative. 5.7.12, Chieti e Lanciano Giovedì mattina alle 10:30 ci mettiamo in viaggio in bus in direzione di Chieti, nella cui Cattedrale il Coro canta spontaneamente tre mottetti. In seguito i ragazzi gustano un ottimo gelato italiano e fanno una passeggiata tra i vicoli della città. Ci dirigiamo poi verso il Santuario di Lanciano, dove celebriamo una Santa Messa nella Cappella retrostante l’altare maggiore insieme al nostro Vescovo. Nella Cappella, oltre alle sue toccanti parole e a splendidi canti del Coro, vengono recitate preghiere a favore di terzi portate direttamente dalle Comunità Cattoliche di Dresda. 6.7.12, San Giovanni Rotondo La nostra meta di oggi è San Giovanni Rotondo. Alle 11:30 raggiungiamo la Chiesa di pellegrinaggio San Pio da Petralcina, un immenso Santuario di nuova costruzione capace di accogliere fino a 6500 visitatori. In questo Santuario, secondo più grande al mondo ed eretto in venerazione del Santo guaritore nel 2004, il Coro accompagna musicalmente la Santa Messa. Anche io faccio la mia parte proclamando le Letture…! Il Maestro Liebich suona con grande maestria l’imponente organo, mentre il canale televisivo „Teleradio Padre Pio” riprende l’evento.
La Signora Wagensommer, nostra competente guida ed esperta del posto, ci accompagna dopo pranzo nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Inoltre ci fornisce interessanti spiegazioni sul Santuario di San Pio di Petralcina nonchè sulla cripta del Santo, decorata con ricchissimi mosaici dorati. 7.7.12, Loreto Sabato pomeriggio ci mettiamo in viaggio per Loreto, splendida città con vista sul mare. Alle 18:30 inizia la Santa Messa con sacramento di Sante Cresime, che viene celebrata dal Vescovo della Diocesi locale e viene accompagnata musicalmente dal nostro Coro. Subito dopo i primi mottetti d’apertura il Vescovo ringrazia apertamente i „Ragazzi di Dresda” per il bel canto, „die wunderschöne Gesang“. Anche i presenti alla funzione sono entusiasti e l’esibizione del Coro di Dresda lascia una profonda traccia di sé… 8.7.12, Castel Gandolfo e Roma Oggi è il giorno certamente più significativo per il Coro: i Dresdner Kapellknaben incontreranno oggi Papa Benedetto XVI nella sua residenza estiva di Castel Gandolfo per la preghiera dell’Angelus Domini. La partenza da Manoppello è alle 7:00 e una volta arrivati a Castel Gandolfo possiamo posizionarci nei migliori posti del cortile interno: il balcone papale è vicinissimo a noi. Alle 12:00 esce il Santo Padre, accompagnato dal suo segretario privato Monsignor Prelato Gänswein, che gli consegna alcuni scritti…il Papa è quindi in procinto di iniziare la preghiera. Il Maestro Liebich coglie qui l’attimo e i ragazzi cominciano a cantare un meraviglioso „Domine ad adiuvandum me“.
Il Papa è molto toccato e osserva il Coro. Il Papa saluta i nostri ragazzi da Dresda e li applaudisce insieme a tutti i presenti, rimasti in silenzio assoluto durante l’esibizione. „Grazie! Ringraziamo i ragazzi di Dresda che hanno cantato così bene!”. Dopo l’Angelus il Santo Padre, nel porgere i suoi saluti a tutti i pellegrini, si rivolge a quelli tedeschi, salutandoli caldamente. In particolare, ringrazia i Dresdner Kapellknaben per il bellissimo canto ed augura loro una piacevole permanenza: “Herzlichen Dank für den wunderbaren Gesang! Schöne Zeit in Castel Gandolfo!“ (www.kathtube.com/player.php?id=27826) Dopopranzo ci mettiamo in viaggio per Roma. In Santa Maria dell’Anima, Chiesa della comunità tedesca nei pressi di Piazza Navona, ci esibiamo in concerto. Si conclude così un altro giorno pieno di grandi emozioni! 9.7.12, Costa Adriatica Oggi i ragazzi trascorrono la giornata sulla costa adriatica per un meritato giorno di riposo al mare, a Rocca San Giovanni (Chieti). Vengono inoltre noleggiati due motoscafi per far fare ai ragazzi divertenti giri in barca vicino alla costa. La giornata trascorre nei migliori dei modi, poi alle 19:00 è in programma una Santa Messa a Manoppello, nella Chiesa di San Nicola. Le Letture e il Vangelo vengono proclamati da Padre Domenico e Suor Petra in lingua italiana e tedesca. Padre Domenico ringrazia i ragazzi per aver fatto conoscere al pubblico italiano nuovi aspetti della città tedesca di Dresda nonché della Musica Corale Sacra Italiana tradizionale. 10.7.12, Parco Nazionale della Majella Martedì trascorriamo un nuovo giorno all’aria aperta nella Valle del fiume Orfento, in uno dei più bei paesaggi montuosi italiani: il Parco Nazionale della Majella.
Il nostro percorso escursionistico si snoda tra i boschi della pittoresca valle che si estende lungo il corso del fiume. Nel pomeriggio ci esibiamo nuovamente in concerto all’interno del Santuario del Volto Santo, dove i presenti, entusiasti della bravura del Coro, si lasciano trasportare dalla profondità dei canti. 11.7.12, Roma e Vaticano Oggi alle 11:00 è in programma un concerto del Coro Dresdner Kapellknaben nel Pantheon, rinomata chiesa a pianta centrale di Roma. Il Parroco del Pantheon Don Antonio Tedesco è entusiasta. Numerosi visitatori restano per assistere ad uno o più mottetti, mentre i circa 200 posti disponibili sono costantemente occupati.
In seguito i ragazzi ricevono tempo libero per visitare Roma e nel pomeriggio ci dirigiamo in Vaticano per accompagnare musicalmente una Santa Messa nella Basilica di San Pietro. Arriviamo nella Basilica papale, dove Suor Petra ci accompagna all’altare del Bernini e alla tomba di San Pietro.
Il Coro è oggi autorizzato a cantare per la Santa Messa delle 17:00. La celebrazione ha luogo dietro all’altare centrale e viene celebrata in lingua latina. Il Coro torna infine a Manoppello per l’ultima serata insieme! 12.7.12, Giorno di partenza E’ quindi giunto il momento di dire „arrivederci“ all’Italia. Meta del viaggio di ritorno sono dapprima le Catacombe di Domitilla, dove Don Antonio Tedesco ci aspetta per celebrare una Eucarestia di ringraziamento per la buona riuscita del tour estivo concertistico e di pellegrinaggio del Coro. Rimane poi tempo per una veloce visita delle Catacombe prima di dirigersi verso Roma Fiumicino. Con il volo diretto a Berlino il nostro viaggio è quindi terminato…durante il tragitto vengo ringraziata caldamente per il mio contribuito alla buona riuscita del viaggio! Verso mezzanotte raggiungiamo l’Istituto Dresdner Kapellknaben: siamo stanchi, ma orgogliosi di noi e arricchiti da tante nuove esperienze. Questo tour estivo concertistico e di pellegrinaggio in Italia ha apportato un contributo significativo alla formazione e aggiornamento del Coro Dresdner Kapellknaben; oltre a brillanti esibizioni concertistiche, sono inoltre da ricordare profonde esperienze spirituali e di convivenza sociale. “Noi italiani una volta abbiamo inventato la musica, le note. Oggi un coro tedesco viene tra noi e ci restituisce questa tradizione”, ha detto Padre Domenico di Manoppello. Tramite questo viaggio il Coro ha trasmesso questo messaggio e ha attratto a sè l’attenzione di molte persone, trasmettendo felicità alla gente. Allo stesso tempo i ragazzi, in veste di pellegrini e in rappresentanza di alcuni loro compagni, hanno cantato e pregato mediante i loro canti.
Musica Sacra Saxoniae – Fondazione per Dresda riconosce infine la buona riuscita di questo viaggio come un importante e durevole contributo al raggiungimento del proprio scopo sociale. © RIPRUZIONE RISERVATA

lunedì 15 ottobre 2012

„Nella rete del Moderno“ col critico Will Grohmann Kandinsky, Kirchner, Klee e tanti altri artisti

Dal 27 settembre 2012 al 6 gennaio 2013 a Dresda è aperta al pubblico la mostra “Nella rete del Moderno” (dt. Im Netzwerk der Moderne), un’occasione unica per entrare nella “rete del moderno” tedesco. Allestita nell’edificio Lipsiusbau sull’affascinante Terrazza di Brühl e curata dalle Collezioni d’Arte Statali di Dresda (SKD), la mostra connette opere di grandi artisti della scena europea come Kirchner, Kandinsky e Klee con la vita Will Grohmann (1887-1968), uno dei più influenti critici d’arte tedesco del XX secolo (foto).
In occasione del 125° anniversario della nascita di Grohmann Dresda, sua città natale, ha voluto rendere omaggio al grande critico esponendo 220 opere di rinomati artisti che il critico sostenne e con cui intrecciò importanti contatti nell’arco della sua carriera. Le correnti artistiche presenti in questa mostra sono molteplici, tra cui Die BRÜCKE, Bauhaus, Informale. I primi contatti vennero instaurati dapprima con artisti come Ernst Ludwig Kirchner e Karl-Schmidt-Rottluff, poi a seguire con la Bauhaus e tanti altri. L’immensa eredità artistica di Grohmann, comprendente 80.000 documentazioni e scambi epistolari per un complesso di 25.0000 corrispondenti, è stata analizzata nel dettaglio ed è oggi conservata nella Galleria Statale di Stoccarda. Da sottolineare è inoltre il carattere multimediale della mostra, che presenta non solo dipinti, ma anche sculture, opere grafiche e video. Per una migliore visione d’insieme dell’ampia rete di contatti che Grohmann intesse per patrocinare gli artisti, sono poi disponibili ai visitatori stazioni touch-screen per approfondimenti individuali. Ciò è stato possibile grazie ad una riuscita collaborazione tra le Collezioni d’Arte Statali e i due maggiori Politecnici di Dresda (TU Dresden e HTW). Personalmente ho trovato questa mostra sublime. Inizia con un’introduzione alla personalità di W. Grohmann come sostenitore delle tendenze astrattiste nell’arte. Prosegue poi con opere di Kirchner, Braque, Klee, Richter, Bacon, Mirò, Moore e tanti altri. Splendido tra varie composizioni di Kandinsky esposte l’olio su tela “Einige Kreise” (it. Alcuni cerchi), che attrae subito lo sguardo del visitatore non appena varcato l’ingresso della Kunsthalle. Molto bella anche la sezione della mostra dedicata al rapporto tra Grohmann e le ballerine Gret Palucca e Mary Wigman, che racconta quali sinergie a Dresda nel Novecento siano nate tra diverse le forme di espressione artistica.
In questa occasione l’arte moderna locale, non più visibile al pubblico dal 1933 e appartenente oggi alla Collezione Privata Grohmann, viene nuovamente “restituita” alla cittadinanza di Dresda. Grande quindi l’entusiasmo dei visitatori locali nel poter rivedere queste opere! Al contempo “Nella rete del Moderno” si adatta ad un pubblico internazionale, mostrando opere di artisti rinomati in tutto il mondo. Dipinti dai colori sgargianti, sofà per la libera lettura dei cataloghi all’interno della grande sala, IT al servizo dell’arte: il tutto permeato della personalità travolgente di Will Grohmann.

martedì 9 ottobre 2012

“La Corte dello Zwinger di Dresda” del Bellotto di nuovo visibile al pubblico dopo il restauro

Il 4 ottobre, dopo un’opera annuale di restauro, è stato presentato per la prima volta in sede di conferenza stampa il dipinto “La Corte dello Zwinger di Dresda”, dt. “Der Zwingerhof in Dresden” (1751/52) di Bernardo Bellotto, nel Passaggio di Canaletto (dt. Canalettogang) della Pinacoteca degli Antichi Maestri (Collezioni Statali d’Arte di Dresda/SKD). Bellotto, detto il Canaletto (1722-1780) è rinomato a Dresda per la sua decennale attività di pittore di Corte (1746-1756) durante il governo di Augusto III di Sassonia e Polonia. Il Complesso dello Zwinger (it. Fortezza), progettato dall’architetto Mattäus Daniel Pöppelmann e decorato dallo scultore Balthasar Permoser tra il 1709 e il 1728, è invece uno dei più bei complessi architettonici europei di età barocca. “Questo dipinto documenta esattamente l’aspetto della città di Dresda nel ‘700”, osserva il Prof. Dr. Bernhard Maaz, Direttore della Pinacoteca degli Antichi Maestri (foto).
Con la sua accurata rappresentazione dello Zwinger al tempo in cui la Pinacoteca degli Antichi Maestri (completata nel 1854) non era ancora presente, della città sullo sfondo e di particolari come le carrozze nel cortile interno, questo dipinto si contraddistingue come “una immagine ideale” della Dresda del XVIII secolo. Lo Zwinger, che dopo il suo completamento diventò il Palazzo della Scienza di Dresda, è stato in passato e continua ad è ancora oggi turisticamente un luogo di incontro internazionale, grazie al suo fascino barocco e alle rinomate Collezioni che ospita all’interno.
Per il prestigio del Bellotto, nonché la capacità di questo capolavoro architettonico di rappresentare in sé lo splendore della Dresda settecentesca, questo dipinto ha un valore immenso e il completamento del suo restauro è motivo di grande orgoglio. Il Prof. Dr. Maaz si esprime quindi entusiasta per l'obiettivo raggiunto ed esprime la propria gratitudine nei confronti delle incaricate al restauro.
Presenti alla conferenza stampa sono infatti anche le restauratrici che negli scorsi mesi hanno lavorato con dedizione per restituire all’opera l’aspetto, i colori e la luminosità originari. Ad intervenire subito dopo è quindi la Prof.ssa Marlies Giebe, Direttrice del Laboratorio di Restauro, accompagnata dalle restauratrici Dipl.-Rest. Sabine Bendfeldt e Dipl.-Rest. Kathleen Hohestein (foto). La Prof.ssa Giebe spiega nel dettaglio quali difficoltà sono sorte durante le opere di restauro e fa riferimento anzitutto al recupero delle tonalità cromatiche originali del dipinto. A livello procedurale si è intervenuto con la rimozione prima dell'antico strato di vernice, notevolmente ingiallito, poi di alcuni dettagli che a causa di una variazione cromatica nuocevano alla rappresentazione. Una delle maggiori problematiche per le restauratrici è stato poi riuscire a creare le giuste tonalità da applicare ai toni, modificati col tempo, della superficie del dipinto. Inoltre per restituire al dipinto la sua brillantezza “astratta” è stata resa ottimale la tensione della tela e sono stati effettuati ritocchi necessari nelle parti più difettose.
Il dipinto “La Corte dello Zwinger di Dresda” è quindi da questo momento nuovamente visibile ai visitatori della Pinacoteca degli Antichi Maestri nel Passaggio di Canaletto, a fianco di un altro capolavoro restaurato recentemente: “Dresda dal lato destro dell’Elba, sotto al ponte di Augusto” (1748). Questi due capolavori, insieme ad altre splendide vedute qui presenti realizzate dal pittore italiano, danno un contribuito unico e prezioso alla memoria storica di Dresda.

lunedì 27 agosto 2012

La via della rivoluzione di Dresda 1989. Nel ricordo e per il futuro della democrazia

L’ 8 agosto 2012 il Primo Cittadino di Dresda Winfried Lehmann, insieme al Parroco della Chiesa Cattolica Klemens Ullmann e al Prof. Wolff-Ulrich, artista dresdense, hanno svelato la prima targa. Si tratta di una targa commemorativa della via della rivoluzione di Dresda 1989 esposta all'ingresso sud-est della Chiesa Cattolica di Corte (dt. Katholische Hofkirche). Parole a ricordo di questo momento sono poi state pronunciate davanti alla prima delle sei targhe commemorative che entro questo autunno verranno applicate alle pareti dei seguenti luoghi: Chiesa della Croce (dt. Kreuzkirche), Chiesa di Cristo Gesù di Strehlen (dt. Christuskirche), Chiesa della Riconciliazione di Striesen (dt. Versöhnungskirche), Teatro di Prosa (dt. Schauspielhaus), il Memoriale sulla Bautzner Straße ed la Casa editrice di quotidiani sulla Hauptstrasse. Nell'autunno del 1989 Dresda, Lipsia e Plauen/Vogtland rappresentavano alcuni dei centri più importanti della protesta contro l’ arbitrio del Partito Socialista Unificato (SED) nella Germania orientale. Le targhe ricordano in particolare le stazioni del percorso rivoluzionario di Dresda, corrispondenti perlopiù a luoghi di culto, considerati nel periodo della Repubblica Democratica Tedesca “zone franche”. Attività e proteste di massa contro il regime comunista hanno avuto quindi origine in questi punti neutri, portando democratizzazione e avviando un percorso rivoluzionario pacifico fino alla riunificazione delle due Germanie. Un collegamento storico e simbolico per mantenere viva la memoria degli eventi del 1989/90 per le generazioni attuali e future. Non senza orgoglio per Dresda.

martedì 19 giugno 2012

Bunte Republik Neustadt - Repubblica multicolore della “città nuova”. Energia e successo dal 1990

Correva l’anno 1990. A Dresda, nella zona della Neustadt („città nuova“) regnava un senso di avvilimento causato dalle utopie sociali fallite negli anni precedenti, nonché un rigetto verso le tendenze capitalistiche che stavano avanzando dopo la caduta del Muro. Queste sensazioni di rassegnazione, in un quartiere fondamentalmente lasciato a se stesso durante gli anni della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), fece nascere un’ idea: la Repubblica multicolore della “città nuova” (dt. Bunte Republik Neustadt / BRN). In un vecchio pub nella Alaunstrasse gli abitanti stessi della Neustadt, al fine di ridare valore e dignità a questo quartiere problematico, inventarono una nuova forma di governo autonoma e speciale, ordinaria e provvisoria al contempo, senza sfere di competenze gerarchiche nè entità lucrative. A partire da allora ogni terzo fine settimana di giugno viene proclamata una festa cittadina: la prima si tenne precisamente tra il 22 e il 24.6.1990 e in questa occasione vennero inoltre marcati i confini della piccola Repubblica multicolore con una striscia di demarcazione bianca. Negli anni successivi la BRN ha assunto poi sempre più risonanza in Germania e oggi il quartiere della Neustadt è il più amato, richiesto e trendy della città, nonché il più giovane ed internazionale. Tante persone puntuali all’appuntamento con la BRN anche quest’anno: dal 15 al 17 giugno la zona esterna della “città nuova” di Dresda (dt. Äußere Neustadt) è tornata, come ormai tradizione, ad animarsi di gente per le strade, sia di giorno che di notte. Domenica 17.6, passeggiando per la Alaunstrasse 22 anni dopo, ho ritrovato tanti colori e tanta gente felice appropriarsi liberamente delle strade. I giovani si riuniscono e fanno colazione insieme, in tavoli di legno riccamente apparecchiati lungo marciapiedi o in mezzo agli incroci. La colazione tedesca (deutsche Frühstuck) è abbondante, dolce, salata e multicolore, così che non ho resistito ad immortalarne alcune tavolate. Per tutti i curiosi che vogliono saperne di più, oggi la BRN ha un proprio sito ufficiale: http://www.brn-dresden.de/index.html Oggi questo evento, nato come reazione sociale, è una festa artistica-culturale, per il vicinato e per tutti, abitanti di Dresda e non. Da scoprire.

sabato 16 giugno 2012

Il Duca Anton Ulrich ospite a Dresda. Oggetti preziosi del Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig esposti alla Nuova Volta Verde di Dresda

La Volta Verde di Dresda e il Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig si annoverano tra i più antichi musei d’ Europa. C’è poi un altro elemento che accomuna queste due collezioni. La loro origine è strettamente legata alle Corti di appartenenza e alla passione per il collezionismo dei governanti che le fondarono, rispettivamente Federico Augusto I. di Sassonia (1670-1733) e il Duca Anton Ulrich di Braunschweig -Wölfenbüttel (1633-1714). una delle personalità di maggior rilievo in ambito di collezionismo nel barocco tedesco. Per la sua alta maestria nel collezionismo e l’importanza culturale della sua personalità la figura del Duca Anton Ulrich si può infatti comparare a quella di Federico Augusto I. di Sassonia, meglio conosciuto come Augusto il Forte. Al fine di riallacciare questo legame storico, mercoledì 13 giugno 2012 la Volta Verde di Dresda ha inaugurato la mostra “Il Duca Anton Ulrich ospite a Dresda” (dt. "Herzog Anton Ulrich zu Gast in Dresden") che proseguirà fino al 3 ottobre 2012. Questa mostra nasce dalla collaborazione tra la Volta Verde di Dresda, sontuosa tesoreria reale che si estende su una superficie di 1200 metri quadrati e comprende 3000 oggetti preziosi, e il Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig, la cui collezione attuale si trovava originariamente nel Castello di Salzdahlum, in cui il Duca Anton Ulrich allestì una moltitudine di collezioni private. A presenziare alla conferenza stampa di presentazione l' 11 giugno 2012 il nuovo Direttore delle Collezioni Statali di Dresda(SKD) Dott. Hartwig Fischer, il Direttore della Collezione della Volta Verde e della Camera delle Armi, Prof. Dott. Dirk Syndram e il Direttore del Museo Herzog Anton Ulrich, Prof. Dott. Jochen Luckhardt. Durante la conferenza, che si è tenuta nella Sala Hans-Nadler del Castello Residenziale di Dresda, i Direttori delle Collezioni di Dresda si sono mostrati orgogliosi della buona riuscita di questa collaborazione con il Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig, che il Prof. Dott. Luckhardt ha presentato e descritto dalle origini nel Castello di Salzdahlum allo stato attuale delle collezioni. Uno speciale riconoscimento da parte del Dott. Fischer anche a Juliane Wolschina, curatrice della mostra, per il pieno raggiungimento delle aspettative. Alla conferenza stampa ha seguito una visita in anteprima della mostra in cui la giovane e competente curatrice (foto)ha illustrato la disposizione dei pezzi dando informazioni sulle relative origini. A seguire le opere esposte di maggior spessore. Il busto in marmo che ritrae il Duca Anton Ulrich di Balthasar Permoser, il primo dei due esemplari esistenti (foto). L’incontro con Permoser avvenne in occasione di un viaggio del Duca in Italia: lo scultore si stava infatti formando a Firenze, dove realizzò questo ritratto intorno al 1685. Altre splendide opere scultoree di Permoser ad essere esposte sono “Selene e Endimione” (dt. "Selene und Endymion", ca. 1715) e “Primavera ed estate” (dt. "Frühling und Sommer”, ca.1695 / foto). Lo stesso Augusto il Forte nominò successivamente Permoser scultore di Corte. Interessante anche lo “Ritratto d’uomo” (dt.“Stehender Mann"), una scultura raffigurante una personaggio della Commedia dell’Arte che venne realizzata a Dresda nel 1710 in porcellana, dura e di colore rosso-bruno. Questa porcellana, realizzata per la prima volta nel 1706, viene chiamata anche “pietra di Böttger” (dt.”Böttgersteinzeug”) dal nome del suo inventore. Tra gli altri oggetti di alto artigianato artistico, presenti per gli amanti della ceramica anche due esemplari di Porcellane Medicee. A seguire il Prof. Dott. Syndram ha menzionato alcune associazioni, ad es. nello stile espositivo dei preziosi, che si riscontrano tra le collezioni del Duca Anton Ulrich e la Volta Verde, che Augusto il Forte al piano terra del Castello Residenziale e che venne aperta al pubblico nel 1730. Il Prof. Dott. Luckhardt ha inoltre illustrato la struttura del Castello di Salzdahlum, mostrando ai presenti l' ampio settore adibito dal Duca a spazio per la lavorazione di manufatti e l’esposizione delle sue molteplici collezioni private. Di questo castello, costruito in legno, oggi resta solo il grande giardino. Augusto il Forte e il Duca Anton Ulrich,seppur divisi da una generazione, sono riusciti quindi attraverso il collezionismo a rappresentare sé stessi, il loro potere di regnanti e ad esprimere forza e ricchezza assolute. In uno stile altamente capace di affascinare gli spettatori, dall’ epoca barocca fino ai nostri giorni...e dal 13 giugno al 3 ottobre 2012 più che mai.

domenica 10 giugno 2012

Contemporary Art Depot - CAD 2012. Serie di arte contemporanea nel Deposito di Sculture dell’ Albertinum

La Collezione delle Sculture dell’ Albertinum a Dresda presenta dall’ 8 giugno al 16 dicembre 2012 opere e artisti di arte contemporanea attualmente in scena. Questa serie di esposizioni è realizzata dalle Collezioni d’ Arte Statali di Dresda (Staatliche Kunstsammlungen Dresden) in collaborazione con il Prof. Eberhard Bosslet della HfBK di Dresda (Hochschule für Bildende Künste, it. Accademia di Belle Arti). “Contemporary Art Depot - CAD 2012” consiste nell’esporre opere attuali di laureandi e laureati presso la HfBK a diversi livelli di specializzazione. Nella fase introduttiva del progetto sono stati invitati artisti e artiste a proporre opere in relazione con gli spazi dell’ Albertinum. Dei 36 progetti proposti ne sono stati successivamente selezionati 9, 4 installazioni e 5 filmati artistici, che a partire da adesso e fino al 16 dicembre saranno visibili a rotazione nel settore di deposito aperto al pubblico intitolato “Dall’Antico al Barocco“ (dt. Antike bis Barock), posizionato al primo piano dell’ Albertinum. Obiettivo di queste opere contemporanee? Instaurare un dialogo attivo e dinamico con le sculture di piccole e medie dimensioni d’arte egizia, greca, romana e barocca esposte nel deposito. La prima artista ad esporre dall'8 giugno al 15 luglio 2012 con un’ installazione di tipo plastico-musicale intitolata “lokal” è Antje Blumenstein. Antje Blumenstein è nata del 1967 a Dresda, dove ha completato gli studi nel 1997. Il suo stile si focalizza su realizzazioni di tipo scultoreo e per la realizzazione di questa mostra l’artista ha scelto di utilizzare oggetti di uso comune e utili per la gestione ed il mantenimento quotidiano della Collezione di Sculture, ad es. tavolozze e mensole. Come prima fase l’artista ha composto con questi oggetti forme indefinite, mentre come seconda fase le ha ricoperte di una pellicola di plastica nera rendendoli irriconoscibili e lavorando la superficie in modo da ottenere un effetto al contempo stabile e dinamico. Peculiarità dell’installazione sono i suoni d’accompagnamento durante l’intera durata della mostra. L’artista, sapendo che visibile sarebbe diventato solo il risultato finale, ha registrato i suoni scaturiti durante le fasi di composizione e li ripropone ai visitatori, che possono così ripercorrere mentalmente il processo di realizzazione. Fino al 16 dicembre ogni mese le opere esposte cambieranno e tra gli artisti che si preparano a dare il cambio a Antje Blumenstein ricordo Svea Duwe, Constanze Nowak, Heinz Schmöller, Lisa Junghanß, Manuel Frolik & Thomas Judisch (mostra collettiva), Susan Donath, Andreas Paeslack, Philipp Gaißer & Mikka Wellner. Un coinvolgente progetto che attraverso un dinamico dialogo con l’antico riesce a generare nuovi impulsi per l’arte contemporanea tedesca.

sabato 26 maggio 2012

Si dia inizio ai festeggiamenti per i 500 anni della Madonna Sistina!

Oggi si aprono i festeggiamenti per i 500 anni della Madonna Sistina di Raffaello, la cui fama internazionale è paragonabile a ben poche opere della storia dell'arte. Oggi 26 maggio la Pinacoteca degli Antichi Maestri di Dresda, parte delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda (Staatliche Kunstsammlungen Dresden), apre al pubblico una mostra intitolata “I 500 anni della Madonna Sistina” (“Die Sixtinische Madonna. Raffaels Kultbild wird 500”).“Un’ opera impressionante e unica”, così veniva lodato questo dipinto da Giorgio Vasari, uno dei padri della storia dell’arte. Julius Hübner la definì “Regina dei cieli e delle donne”. Goethe affermava che anche solamente quest’opera sarebbe bastata a Raffaello per divenire immortale.
Ieri 25 maggio alle ore 11.30 presso la Pinacoteca degli Antichi Maestri si è tenuta la conferenza stampa di apertura dell’ evento. A presiedere la conferenza personalità di rilievo (foto) come il Dr. Hartwig Fischer, Direttore Generale delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda (SKD) e la Dott.ssa Heike Kramer, Direttrice della sezione per l’ impegno sociale e il management di eventi culturali della Cassa di Risparmio tedesca (Sparkasse), che contribuisce regolarmente a rendere la cultura accessibile alla cittadinanza di Dresda. Alle spalle degli intervistati un grande trompe l’oeil, opera di Katharina Gänssler (foto), che riproduce la vista prospettica che si coglie abitualmente camminando lungo la Galleria di Semper in direzione della Madonna Sistina. Ciò per non rinunciare a questo sguardo caratteristico durante i mesi in cui il dipinto sarà assente, in quanto esposta con altre opere e capolavori nello spazio mostra.
Lo stato di conservazione di questo capolavoro a mezzo millennio di distanza dalla realizzazione è buono, assicura il Prof. Dr. Bernhard Maaz, Direttore della Pinacoteca degli Antichi Maestri, il quale ribadisce che neppure durante la deportazione punitiva del secondo dopoguerra non fu necessario un restauro, nonostante fonti sovietiche abbiano affermato per lungo tempo il contrario. In occasione del 500° compleanno della Sistina le Collezioni d’ Arte Statali di Dresda le hanno voluto fare tuttavia un regalo: una cornice nuova. In occasione di questa mostra sarà infatti possibile rivedere la Madonna Sistina in una cornice dorata e dall’assetto architettonico. Un assetto tipicamente utilizzato in epoca rinascimentale per consentire all’osservatore di entrare “gradualmente” nello spazio raffigurativo dei dipinti, come sottolineato dal Direttore Dr. Hartwig Fischer. Questa cornice sostituisce quella inserita nel 1956 ed è estremamente simile alla cornice che adornava il quadro negli anni ’30 del Novecento (foto).
La sostituzione del vetro di protezione ha contribuito da un lato, a riportare una grande luminosità al dipinto e dall’ altro, a riportare alla luce un particolare precedentemente coperto. La nuova cornice ne riscopre la parte più alta: da questo punto è ora possibile vedere un bastone con anelli che regge il sipario verde brillante e dà un nuovo spiraglio di luce alla Sistina, aumentandone l’eleganza.
Durante la conferenza stampa si è anche riflettuto sui motivi del successo e della popolarità di questa immagine. Il Dr. Andreas Henning, Conservatore della pittura italiana presso la Pinacoteca degli Antichi Maestri e Curatore della mostra, ha rimarcato la capacità di attrazione di quest’opera, che Augusto III di Polonia riuscì ad acquistare dopo due lunghi anni di trattative e che arrivò a Dresda nel 1754. Al momento della sua annessione alla Collezione Reale non era ancora la Madonna Sistina la maggiore attrazione nella Pinacoteca, bensì la “Natività” di Correggio. Durante gli anni successivi il dipinto di Raffaello acquisì tuttavia una popolarità sempre maggiore e a partire dal 1871 si trova in posizione centrale nella Galleria di Semper.
Parlando di popolarità non si può certo dimenticare i tanto amati e graziosi angioletti, riprodotti a partire dal XIX secolo innumerevoli volte in tutto il mondo, ogni volta in diversi contesti o supporti e nelle più svariate versioni, più o meno raffinate, creative, kitsch. Come racconta il Dr. Andreas Henning durante la conferenza stampa, già dal lontano 1890 questa coppia di angioletti iniziò ad essere riprodotta per scopi pubblicitari. Ciò ha contribuito indubbiamente a rendere quest’opera eccezionale e a porla continuamente sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione di massa. Il neo-eletto Diretto della SKD Dr. Hartwig Fischer ha infine ringraziato vivamente tutti gli enti che hanno collaborato alla realizzazione, tra cui anche le Ferrovie Tedesche (Deutsche Bahn), con le quali è stata stipulata una convenzione a vantaggio dei visitatori che desiderano raggiungere Dresda in treno. Entro un raggio di 300 km, mostrando la prenotazione online di ingresso per la mostra, è possibile acquistare un biglietto A/R al prezzo unitario di soli 39 euro (2.Cl.) o 59 euro (1.Cl.). Vediamo ora da vicino come si sviluppa il percorso della mostra. Ad essere proposta è anzitutto la storia della Madonna Sistina in ordine cronologico. La spazio centrale della mostra è dedicato ad un articolato insieme di opere pittoriche, studi e disegni preparatori che Raffaello realizzò nel periodo intorno al 1512. In esposizione in questo contesto anche l' elegantissima “Donna velata” dalla Galleria Palatina (Palazzo Pitti, Firenze) la cui fisionomia è affine a quella della Madonna.
Nelle sezioni successive della mostra vengono poi ripercorse le strade del mito. Da un lato, il mito del dipinto nel complesso, con suggestive immagini del dipinto anche nei suoi momenti storici più critici e dall’ altro, il mito dei suoi celeberrimi angeli,ricostruito attraverso le diverse tappe della loro brillante carriera in ambito profano e commerciale.
E' ammirevole come i responsabili delle Collezioni d' Arte e della Pinacoteca degli Antichi Maestri abbiamo saputo valorizzare questo capolavoro di arte italiana rinascimentale. A tutti coloro che desiderano vedere l’ opera originale di Raffaello, il periodo tra il 26 maggio e il 26 agosto 2012 sarà di certo il migliore. Nel periodo di apertura di questa mostra si potrà infatti non solo ammirare lo splendore centenario della Madonna Sistina, ma anche capire il contesto di nascita, lasciarsi affascinare dalla sua storia ed entrare così nel mondo che lungo i secoli l'umanità ha costruito intorno a questa opera straordinaria.

giovedì 24 maggio 2012

Parliamo la vostra lingua! Le Collezioni d’Arte Statali di Dresda ora su internet anche in italiano e in russo


25.05.2012 -  In occasione della mostra “La Madonna Sistina. Il capolavoro di Raffaello compie 500 anni”, da oggi il sito delle Collezioni d’Arte di Dresda (Staatliche Kunstsammlungen Dresden) è disponibile anche in lingua italiana (www.skd.museum/languages/it) e russa (www.skd.museum/languages/ru). Grazie a un microsito, snello e sintetico, gli utenti interessati possono accedere nella propria lingua nazionale a tutte le principali informazioni sui 12 musei delle Collezioni d’Arte con sede a Dresda, Lipsia e Herrenhut, conoscere gli orari d’apertura, i costi d’ingresso e gli indirizzi, scoprire selezionate mostre temporanee e trovare tutte le istituzioni annesse al polo museale. Oltre alla già esistente versione in inglese, che traduce fedelmente l’intero portale delle Collezioni d’Arte, d’ora in poi il polo museale si rivolgerà direttamente anche ai visitatori di lingua italiana e russa.
Il microsito, basato sulla piattaforma wordpress, è stato sviluppato e realizzato in collaborazione con le agenzie berlinesi interactive tools e TBO interactive. Nell’attuazione di questo progetto è stata fatta particolare attenzione affinché tanto i contenuti quanto la presentazione visiva ed estetica combaciassero con il resto del sito web. In questo senso, dunque, ogni microsito riprende il corporate design del portale principale delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda.

Selezionare la lingua e accedere al microsito
Selezionando la lingua sul sito internet www.skd.museum, l’utente accederà al microsito attraverso una nuova finestra, dove potrà consultare tutte le informazioni nella lingua prescelta. Così facendo, il sito delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda potrà riconoscere le impostazioni linguistiche del browser utilizzato e garantire una selezione linguistica di facile usabilità per gli utenti. Un testo di benvenuto e un mega-menu accoglieranno gli utenti, mostrando da subito la ricchezza delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda. Attraverso un semplice clic su uno dei moduli proposti, l’utente potrà caricare informazioni utili e di facile fruizione sul museo prescelto, scoprendo per esempio qualcosa sulla Pinacoteca dei Maestri Antichi (Gemäldegalerie Alte Meister), sulla Volta Verde (Grünes Gewölbe) oppure sul Museo Etnologico (Völkerkundemuseum) di Herrnhut.

Presto altre lingue
Permettere a un pubblico internazionale di accedere attraverso il portale internet alle Collezioni d’Arte Statali di Dresda, è uno dei compiti principali della comunicazione e mediazione digitale. In quest’ottica, il microsito offre il formato ideale per rivolgersi in modo mirato agli utenti che si collegano alle Collezioni d’Arte dall’Europa e dal resto del mondo. Tenuto conto che un gran numero di visitatori di lingua russa si sono recati nei musei delle Collezioni, soprattutto nella Pinacoteca dei Maestri Antichi per ammirare la Madonna Sistina di Raffaello (1512/13) e le Collezioni stesse, attraverso una grande mostra temporanea in occasione dei 500 anni del capolavoro rinascimentale, hanno suscitato un crescente interesse nei visitatori di lingua italiana, è stato deciso di lanciare innanzitutto un microsito in lingua russa e italiana. Altre lingue, come p.es. il polacco e il ceco seguiranno a breve. Questo permetterà alle Collezioni d’Arte Statali di Dresda di accogliere al meglio tutti i visitatori provenienti dai limitrofi Paesi europei.

Link correlati
Microsito in lingua italiana: (www.skd.museum/languages/it )
Microsito in lingua russa: (www.skd.museum/languages/ru)
Portale internet delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda in lingua tedesca e inglese: www.skd.museum

Staatliche Kunstsammlungen Dresden

Dr. Stephan Adam
Pressesprecher und Leiter Kommunikation
Head of Press and Communication
Staatliche Kunstsammlungen Dresden
Postfach 12 05 51
01006 Dresden                                                        

Tel. ++49-351-49 14 2643
Fax ++49-351-49 14 2366

Staatliche Kunstsammlungen Dresden
25.05.2012 – PM 34/2012



giovedì 10 maggio 2012

"Dies academicus" all‘ Università Tecnica di Dresda

Dresda è una città famosa per essere il luogo di invenzioni importanti, per citarne alcune la porcellana dura, il dentifricio e la bustina da tè. Visti i successi del passato la ricerca scientifica a Dresda non si è mai arrestata: attualmente la città attrae studenti e ricercatori da tutto il mondo per la qualità dei suoi istituti di formazione e ricerca, oggi undici in totale. Tra questi l’Università Tecnica di Dresda (Technische Universität Dresden) è la più grande Università in Sassonia e rappresenta una delle Università maggiormente attive e rinomate in Germania. Fondata nel 1828 e un tempo incentrata unicamente su studi di tipo scientifico e ingegneristico, oggi l’Università Tecnica offre corsi di studi di ampio spettro, ad esempio specializzazioni in ambito medico e umanistico.
"La vostra Università - Il vostro giorno” (“Eure Uni - Euer Tag"): questo è stato il motto del “Dies academicus” che ieri 9 maggio 2012 si è festeggiato proprio presso l'Università Tecnica. Ad animare ieri l’intero campus universitario nessun via vai tra una lezione obbligatoria e l'altra, bensì una vasta gamma di iniziative nella zona circostante il grande e colorato Auditorium (Hörsaalzentrum). Una giornata autogestita dagli studenti per riunirsi liberamente di fuori delle lezioni. Conoscenza, formazione, tempo libero e incontri non solo però per studenti, bensì anche per le persone che in ambito universitario lavorano, per famiglie e per tutti i curiosi. Qualche esempio? Giochi di squadra, workshops, incontri con esperti ed iniziative musicali in collaborazione con Campusradio. E non è mancato neppure lo sport: tutto pronto per la Campuslauf, una manifestazione podistica con percorso all'interno del campus universitario. Attualmente l’ Università Tecnica di Dresda, che sta perseguendo l’obiettivo di diventare un centro universitario di eccellenza, conta circa 36.500 studenti, 507 professori e numerosi progetti di cooperazione internazionale come programmi bilaterali con istituzioni universitarie estere. Qui “la conoscenza crea ponti”: rompe le barriere, incentiva la mobilità, contribuisce alla crescita intellettiva e allo sviluppo complessivo della società.

giovedì 26 aprile 2012

venerdì 20 aprile 2012

Porte aperte alla Manifattura di Porcellana MEISSEN



Sono due le volte all’anno in cui la Manifattura di Porcellana MEISSEN apre le sue porte al pubblico..e sabato 28 aprile 2012 sarà una di queste. In questa occasione i visitatori potranno accedere ai laboratori di lavorazione e ammirare come ogni singolo articolo venga realizzato manualmente da vasai, formatori e bossatori prima di passare alla fase di decorazione, sotto e soprasmalto. Un percorso che permette di conoscere i passaggi attraverso i quali la Porcellana MEISSEN acquisisce la sua caratteristica ed inconfondibile perfezione.
Inoltre nel 2012 la Manifattura celebra i 275 anni del Servizio Cigni. Questo anniversario può essere a maggior ragione un ottimo filo conduttore durante la visita per svelare gli aspetti più intriganti della processo produttivo. Il 28 aprile l’apertura sarà dalle 10 alle 17, con ultimo ingresso consentito alle ore 16.30. La seconda giornata a porte aperte dell’anno si terrà invece il 20 ottobre 2012.

La "Madonna Sistina". L’opera culto di Raffaello compie 500 anni


Le Collezioni Statali di Dresda (Staatliche Kunstsammlungen Dresden) celebrano quest’anno il cinquecentenario della “Madonna Sistina” di Raffaello, una delle opere d’arte più rinomate al mondo. Fu infatti nel 1512 che Raffaello ricevette a Roma da Papa Giulio II della Rovere l’incarico di realizzare questo dipinto, denominato “Madonna Sistina” poichè destinato al monastero di San Sisto a Piacenza.
Dal 26 maggio al 26 agosto 2012 la Pinacoteca degli Antichi Maestri di Dresda presenta quindi una mostra intitolata „La Madonna Sistina. L’opera culto di Raffaello compie 500 anni” (“Die Sixtinische Madonna. Raffaels Kultbild wird 500”) per festeggiare la nascita di questo capolavoro. Il percorso della mostra ne farà ripercorrere ai visitatori la storia, dalla creazione come pala d’altare per il monastero piacentino al suo arrivo a Dresda. Augusto III, Principe Elettore di Sassonia e Re di Polonia, riesce infatti nel 1754 dopo lunghi ed intensi mesi di trattative ad acquisire l’opera per 25 000 scudi d’oro romani e ad aggiungerla alla sua già ricchissima collezione di dipinti. A partire da allora il capolavoro di Raffaello continuerà sempre a far parte delle collezioni di Dresda e non si allontanerà mai da questa città ad eccezione del secondo dopoguerra, quando verrà trasferito temporaneamente a Mosca.
Oggi la “Madonna Sistina” è una delle più importanti opere d’arte a livello mondiale e chi non la conosce al completo avrà già certamente visto i suoi due angioletti, capaci di incantare chiunque con la loro aria sognatrice e che si trovano nella parte inferiore dell’opera. I due puttini contribuiscono inoltre all’ impostazione teatrale della rappresentazione, che continua a stupirci dopo mezzo millennio non solo per la bellezza della Madonna posizionata al centro, ma anche per le sue grandi dimensioni (265 x 196 cm) nonchè per la presenza, tra quelle che sembrano nuvole nel cielo sullo sfondo, di tanti altri visi di angeli.
Un cinquecentenario straordinario celebrato nella Pinacoteca degli Antichi Maestri, in cui si trova la collezione più grande del Rinascimento italiano al di fuori dell’Italia: un evento da non lasciarsi fuggire. La “Madonna Sistina” vi aspetta per essere ammirata in tutto il suo splendore a Dresda, definita non a caso dal filosofo tedesco Johann Gottfried Herder “Firenze dell’ Elba, con i tesori del mondo dell’arte”.

mercoledì 4 aprile 2012

La Pinacoteca Antichi Maestri di Dresda su googleartproject



Il giovane Goethe rimase rapito durante la sua visita a Dresda dalla Gemäldegalerie, la Pinacoteca: "Il mio stupore non aveva parole!" Vide i capolavori quando ancora si trovavano al Johanneum, appesi in tre file fitte fitte un quadro sopra l'altro. Ciononostante, la collezione che ammirò era più o meno la stessa che oggi si può ammirare alla Pinacoteca Antichi Maestri nel Semperbau di Dresda. Lo stupore e la meraviglia sono oggi gli stessi come allora: anno per anno la Galleria attira oltre 500.000 visitatori e appassionati d'arte da tutto il mondo.
La grande fama della Pinacoteca Antichi Maestri di Dresd è dovuta alla straordinaria selezione di capolavori di altissimo livello in essa contenuti. In particolare il museo presenta una selezione di opere del Rinascimento Italiano con capolavori di Raffaello con la "Madonna Sistina" del 1512/13, Giorgione, Tiziano, Correggio, Mantegna, Botticelli, Parmigianino, Veronese e Tintoretto. Un altro importante gruppo consiste nei dipinti del XVII secolo fiammingi e olandesi. Il gran numero di capolavori di alta qualità comprende dipinti di Rembrandt e della sua scuola,  così come Ruysdael e i grandi artisti fiamminghi Rubens, Jordaens e Van Dyck. Ci sono appena 30 dipinti nel mondo conosciuti come di Johannes Vermeer van Delft. I due dipinti dell'inimatabile artista in possesso della galleria di Dresda sono vere e proprie attrazioni.
Altre opere esposte includono antichi dipinti tedeschi e olandesi, tra cui opere di Jan van Eyck, Dürer, Cranach e Holbein, come anche straordinarie opere di artisti spagnoli e francesi del diciassettesimo secolo.  Tra questi i più famosi sono Ribera e Murillo, Poussin e Lorrain. La qualità del patrimonio della Pinacoteca come anche lo splendido edificio eretto da Semper con la sua magnifica architettura continuano a creare standard fino ai giorni nostri - e lo stupore certamente perdurerà ancora.

La Gemäldegalerie Alte Meister (Pinacoteca Antichi Maestri) fa parte delle Staatliche Kunstsammlungen Dresden (Collezioni d'arte di Stato di Dresda), tra i musei più importanti e prestigiosi del mondo. La combinazione di ben dodici musei offre ai visitatori una significativa varietà tematica. Questi musei originano dalle collezioni dei Principi Elettori Sassoni e Re di Polonia. Sistematicamente hanno sviluppato gabientti di curiosità, accessibili a quek tempo solo a circoli selezionati e fino ad oggi rappresentano il cuore dei stupendi tesori artistici delle Staatliche Kunstsammlungen di Dresda. Le collezioni si trovano nei famosi edifici del Castello Residenziale, lo Zwinger e il Semperbau (edificio di Semper) tra le più importanti attrazioni di Dresda. Pinacoteca Antichi Maestri, Dresda @ Art Project @ google

sabato 24 marzo 2012

Il volo dell'aliante


Castello Colditz 2011, da Wikipedia
Il 17.3.2012 prende il volo dalla torre del Castello Colditz l'aliante che alla fine della guerra era stato costruito ma mai utilizzato per permettere la fuga ad alcuni prigionieri del Castello Colditz.

Un'equipe televisiva inglese ha ricostruito il mitico aliante secondo gli orignali piani di costruzione e ha voluto verificare se il tentativo di uga con l'ingegnoso mezzo sarebeb riuscito .. ebbene - vola! Guardate voi stessi nel filmato.




La più famosa prigione tedesca 

I nipoti di Winston Churchill e Re Giorgio VI si mostrano poco impressionati dalla bella architettura rinascimentale del Castello Colditz, uno dei tanti castelli nella Valle del fiume Mulde. Come molti altri militari britannici, olandesi, francesi e polacchi durante la Seconda Guerra Mondiale volevano solo una cosa: sfuggire al campo di prigionia Oflag IV. I circa 300 tentativi di fuga documentati, in parte con una creatività incredibile, tra cui anche alcuni coronati da successo, fanno parte oggi delle leggende di storia militare. Fu costruito perfino un aliante che però, dovuto alla fine della guerra, non venne più utilizzato. Con il libro e il film “The Colditz Story“  questo breve capitolo nella storia del castello, che fu anche reggia, castello di caccia e residenza vedovile, acquistò fama mondiale. Oggi è il „Museo della fuga“ che ricorda i tentativi spericolati degli uomini in uniforme e attira ogni anno migliaia di visitatori.
(Testo dalla nuova brochure "Il meglio della Sassonia", TMGS, 2012)

Oggi nel castello si trova il "Museo della fuga" che ogni anno attira numerosi turisti e nella parte nuova un Ostello per la Gioventù.