domenica 19 febbraio 2012

Adrian Zingg. Precursore del Romanticismo. Dal 17 febbraio al 6 maggio 2012

Con un ricevimento è stata inaugurata il 17 febbraio una mostra dedicata ad un artista che lavorò per oltre 50 anni a Dresda e che con il suo lavoro contribuì notevolmente alla scoperta della regione oggi definita come "Svizzera Sassone" con gli occhi dell'artista, del turista alla scoperta della natura e del paesaggio,  preparando il terreno per la visione romantica dell'800.

Adrian Zingg, (1734-1816) artista svizzero, arriva a Dresda nel 1766 da Parigi, come docente di incisioni in rame, dopo lunghe trattative con Christian Ludwig Hagedorn, direttore della neonata Accademia delle Belle Arti, che con l'intento di creare in questo ambito un Gabinetto delle Incisioni.
Si tratta della prima mostra in assoluto dedicata alla vita e al lavoro di questo grande artista di importanza europea pressochè sconosciuto. 
La panoramica della mostra si estende dai primi lavori di Zingg come incisore di riproduzioni fino al suo operato come maestro del paesaggio e precursore del Romanticismo. Accanto alla rappresentazione delle tecniche grafiche utilizzate vengono illustrati anche nuovi campi dell'arte del paesaggio. 
Un momento centrale della mostra è rappresentato dai suoi grandi fogli in sepia con le vedute sassoni e boeme. Adrian Zingg occupa con i suoi lavori una posizione premimente. I suoi paesaggi rappresentano parametri di rifermento relativamente alle tecniche agli stili e ai motivi che influenzano notevolemente l'arte dell'800. I suoi lavori possono considerarsi basilari per il nuovo orientamento dell'arte del paesaggio nell'epoca del Romanticismo. Per artisti romantici come per esempio Caspar David Friedrich (1774-1840) le sue opere furono fonte di forza ed ispirazione. 
Durante i suoi 7 anni a Parigi nella bottega di Johann Georg Wille (1715-1808), Zingg apprese il metodo della tecnica mista composta da incisione e acquaforte. Numerose riproduzioni di incisioni di Pierre Joseph Mettay, Franz Schütz e Cluade Joseph Vernet documentano la sua grande capacità artistico-artigianale. Fu anche grazie a questa abilità che lo raggiunse l'incarico di docente all'Accademia delle Belle Arti di Dresda appena fondata. Grazie ai numerosi materiali di studio negli archivi è stato possibile ottenere un'ampia visione del lavoro e dell'insegnamento di Adrian Zingg.
La mostra è suddivisa in 6 sezioni che illustrano le diverse stazioni della vita e dell'attività creativa di Adrian Zingg. Insieme al suo amico e artista svizzero Anton Graff, anch'egli a Dresda, è considerato fino ad oggi scopritore e colui che diede il nome alla "Svizzera Sassone". La denominazione stessa è documentata per la prima volta in un testo scritto nel 1787. 
In una delle sezioni della mostra viene tematizzato il suo lavoro come capo della bottega e la ricerca dei motivi, si esaminano riproduzioni e diritti d'autore. Molte opere realizzate e ascritte a Zingg vennero realizzate nella sua bottega dai suoi collaboratori e allievi perfettamente padroni del suo stile e per la prima volta vengono contrapposte numerose variazioni di disegni, acqueforti e acquetinte con lo stesso soggetto. 
Adrian Zingg vanta oltre 50 anni di produttività, si può considerare precursore di un turismo alla scoperta della natura. Morì all'età di 82 anni a Lipsia durante una fiera d'arte.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Kunsthaus Zürich, a rappresentare gli stretti rapporti tra la Svizzera e la Sassonia, storicamente esistenti fin dalla presenza di artisti come Zingg e Graff nella Dresda del '700. Dal 25 maggio fino al 12 agosto la mostra sarà esposta a Zurigo.
Le Collezioni di Stato di Dresda possiedono 450 stampe e 75 disegni di Adrian Zingg. Nella mostra sono esposte 150 opere incluse 39 opere in prestito dalla Collezione Albertina di Vienna, dalla Collezione Privata del Duca Sachsen-Teschen, iniziata già ai tempi di Zingg, da collezioni di Görlitz, Weimar e dal Museo Civico di Dresda. 
Nel 1996 fu possibile per le Collezioni di Stato di Dresda acquistare il cosidetto "Stammbuch" o "Liber Amicorum"  di Zingg che lui stesso aveva iniziato nel 1759 quando arrivò a Parigi, contente disegni, schizzi e firme di amici e colleghi artisti con cui lavorò e intrattenne rapporti di studio e amicizia. 
Una dissertazione su Adrian Zingg e lo studio della pittura del paesaggio sassone hanno contribuito a far maturare negli ultimi 15 anni il progetto di questa straordinaria mostra, permettendo il restauro di fogli che fino ad ora non erano mai stati esposti e mostrati in pubblico.

In occasione della mostra è apparso un catalogo Edizione Sandstein "Adrian Zingg. Precursore del Romaticismo". L'edizione per il museo costa 25,00 €,  nella librerie è acqustabile per 38,00 €.

Gerhard Richter. ATLAS





L’Archivio delle Collezioni d’Arte Statali di Dresda (Staatlichen Kunstsammlungen Dresden), in collaborazione con Lenbachhaus e Kunstbau di Monaco di Baviera, presenta dal 4 febbraio al 22 aprile 2012 ATLAS, una mostra allestita per celebrare l’ottantesimo compleanno di Gerhard Richter, nato il 9 febbraio 1932 a Dresda.
La mostra è allestita presso la Lipsiusbau, spazio espositivo per mostre d’arte moderna e contemporanea sulla Terrazza di Brühl e adiacente alla Accademia di Belle Arti di Dresda (HFBK).
Il titolo ATLAS venne coniato dal rinomato artista Gerhard Richter nel 1972, quando per la prima volta espone a Utrecht 343 tavole composte da singole foto raggruppate ed incorniciate. Seguendo un principio di “work in progress” Richter ha poi aggiunto negli ultimi quarant’anni sempre più pezzi alla collezione, che attualmente conta 783 tavole con 8.000 elementi.
Mediante ATLAS Richter si propone come un artista sia concettuale, sia interessato all’analisi e alla sintesi di diverse modalità di rappresentazione. Le sue fotografie diventano così la base per ulteriori ed eclettici sviluppi grafici: non solo disegni, ma anche veri e propri interni. Scorci di cieli e di paesaggi vengono inseriti in prospettive centrali o accidentali e danno origine a stanze scenografiche e surreali. A confondere e provocare lo spettatore sono anche i ritratti fotografici scattati dall’artista: i soggetti si trovano spesso in pose tali da nascondere il viso o vengono volutamente sfuocati fino ad essere resi irriconoscibili.
Nell’atrio centrale della Lispiusbau si trova inoltre una lunghissima serie di foto color seppia incorniciate, che ritraggono paesaggi di montagna, elementi naturali, floreali e scorci di cielo. Questa serie è sormontata lungo l’intera parete da uno “Strich” (it. Riga) rosso vivo, dipinto da Richter in olio su tela e di grande effetto, specialmente quando visto dal primo piano dell’edificio.
Elementi classici si fondono ad elementi moderni in una continua ricerca sperimentale. Sulla base di questo sviluppo artistico nella sezione intitolata “Materialen” viene presentato il Gerhard Richter Archiv: fondato nel 2006, consiste in un attivo Centro di Ricerca e Comunicazione sulle opere di Richter. ATLAS è quindi senza dubbio un’occasione unica per chi desidera avere una visione completa delle molteplici idee ed attività di uno dei più famosi artisti viventi al mondo.

venerdì 10 febbraio 2012

TEATRI, MUSEI E OPRCHESTRE DI DRESDA CONTRO IL RADICALISMO DI DESTRA


" Tutto quanto di stupido accade, non è solo colpa di chi lo commette, bensì anche colpa di chi non lo impedisce."  Erich Kästner


Con questo motto numerose istituzioni culturali di Dresda si sono riunite quest'anno per protestare all'unisono contro i neonazisti e mostrarlo pubblicamente in città. Dal 9 al 19 febbraio espongono sulle proprie facciate il pannello con la frase del famoso saggista e scrittore Erich Kästner, figlio di Dresda e testimone dell'inutile distruzione della sua città natale il 13 febbraio 1945. 

Con questa azione comune vogliono invitare ad una protesta della cittadinanza contro destra, insieme alla speranza che un'ampio movimento di protesta di tutti i cittadini faccia sì che o spettro marrone venga impedito oggi e in futuro.
Comödie Dresden
Theater Junge Generation
Hellerau – Europäisches Zentrum der Künste Dresden
Die Herkuleskeule 
Hoppes Hoftheater
Dresdner Kreuzchor
Landesbühnen Sachsen
Mimenbühne Dresden
Museen der Stadt Dresden
Projekttheater
riesa efau
Dresdner Philharmonie
Sächsische Staatskapelle Dresden
Breschke & Schuch
Heinrich Schütz Konservatorium
Semperoper Dresden
Societätstheater
Staatliche Kunstsammlungen Dresden
Staatsoperette Dresden
Staatsschauspiel Dresden
Theater wechselbad der Gefühle
Theaterkahn
Verkehrsmuseum
1001 Märchen in der Yenidze