Adrian Zingg, (1734-1816) artista svizzero, arriva a Dresda nel 1766 da Parigi, come docente di incisioni in rame, dopo lunghe trattative con Christian Ludwig Hagedorn, direttore della neonata Accademia delle Belle Arti, che con l'intento di creare in questo ambito un Gabinetto delle Incisioni.
Si tratta della prima mostra in assoluto dedicata alla vita e al lavoro di questo grande artista di importanza europea pressochè sconosciuto.
La panoramica della mostra si estende dai primi lavori di Zingg come incisore di riproduzioni fino al suo operato come maestro del paesaggio e precursore del Romanticismo. Accanto alla rappresentazione delle tecniche grafiche utilizzate vengono illustrati anche nuovi campi dell'arte del paesaggio.
Un momento centrale della mostra è rappresentato dai suoi grandi fogli in sepia con le vedute sassoni e boeme. Adrian Zingg occupa con i suoi lavori una posizione premimente. I suoi paesaggi rappresentano parametri di rifermento relativamente alle tecniche agli stili e ai motivi che influenzano notevolemente l'arte dell'800. I suoi lavori possono considerarsi basilari per il nuovo orientamento dell'arte del paesaggio nell'epoca del Romanticismo. Per artisti romantici come per esempio Caspar David Friedrich (1774-1840) le sue opere furono fonte di forza ed ispirazione.
Durante i suoi 7 anni a Parigi nella bottega di Johann Georg Wille (1715-1808), Zingg apprese il metodo della tecnica mista composta da incisione e acquaforte. Numerose riproduzioni di incisioni di Pierre Joseph Mettay, Franz Schütz e Cluade Joseph Vernet documentano la sua grande capacità artistico-artigianale. Fu anche grazie a questa abilità che lo raggiunse l'incarico di docente all'Accademia delle Belle Arti di Dresda appena fondata. Grazie ai numerosi materiali di studio negli archivi è stato possibile ottenere un'ampia visione del lavoro e dell'insegnamento di Adrian Zingg.
La mostra è suddivisa in 6 sezioni che illustrano le diverse stazioni della vita e dell'attività creativa di Adrian Zingg. Insieme al suo amico e artista svizzero Anton Graff, anch'egli a Dresda, è considerato fino ad oggi scopritore e colui che diede il nome alla "Svizzera Sassone". La denominazione stessa è documentata per la prima volta in un testo scritto nel 1787.
In una delle sezioni della mostra viene tematizzato il suo lavoro come capo della bottega e la ricerca dei motivi, si esaminano riproduzioni e diritti d'autore. Molte opere realizzate e ascritte a Zingg vennero realizzate nella sua bottega dai suoi collaboratori e allievi perfettamente padroni del suo stile e per la prima volta vengono contrapposte numerose variazioni di disegni, acqueforti e acquetinte con lo stesso soggetto.
Adrian Zingg vanta oltre 50 anni di produttività, si può considerare precursore di un turismo alla scoperta della natura. Morì all'età di 82 anni a Lipsia durante una fiera d'arte.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Kunsthaus Zürich, a rappresentare gli stretti rapporti tra la Svizzera e la Sassonia, storicamente esistenti fin dalla presenza di artisti come Zingg e Graff nella Dresda del '700. Dal 25 maggio fino al 12 agosto la mostra sarà esposta a Zurigo.
Le Collezioni di Stato di Dresda possiedono 450 stampe e 75 disegni di Adrian Zingg. Nella mostra sono esposte 150 opere incluse 39 opere in prestito dalla Collezione Albertina di Vienna, dalla Collezione Privata del Duca Sachsen-Teschen, iniziata già ai tempi di Zingg, da collezioni di Görlitz, Weimar e dal Museo Civico di Dresda.
Nel 1996 fu possibile per le Collezioni di Stato di Dresda acquistare il cosidetto "Stammbuch" o "Liber Amicorum" di Zingg che lui stesso aveva iniziato nel 1759 quando arrivò a Parigi, contente disegni, schizzi e firme di amici e colleghi artisti con cui lavorò e intrattenne rapporti di studio e amicizia.
Una dissertazione su Adrian Zingg e lo studio della pittura del paesaggio sassone hanno contribuito a far maturare negli ultimi 15 anni il progetto di questa straordinaria mostra, permettendo il restauro di fogli che fino ad ora non erano mai stati esposti e mostrati in pubblico.
In occasione della mostra è apparso un catalogo Edizione Sandstein "Adrian Zingg. Precursore del Romaticismo". L'edizione per il museo costa 25,00 €, nella librerie è acqustabile per 38,00 €.