martedì 19 giugno 2012

Bunte Republik Neustadt - Repubblica multicolore della “città nuova”. Energia e successo dal 1990

Correva l’anno 1990. A Dresda, nella zona della Neustadt („città nuova“) regnava un senso di avvilimento causato dalle utopie sociali fallite negli anni precedenti, nonché un rigetto verso le tendenze capitalistiche che stavano avanzando dopo la caduta del Muro. Queste sensazioni di rassegnazione, in un quartiere fondamentalmente lasciato a se stesso durante gli anni della Repubblica Democratica Tedesca (DDR), fece nascere un’ idea: la Repubblica multicolore della “città nuova” (dt. Bunte Republik Neustadt / BRN). In un vecchio pub nella Alaunstrasse gli abitanti stessi della Neustadt, al fine di ridare valore e dignità a questo quartiere problematico, inventarono una nuova forma di governo autonoma e speciale, ordinaria e provvisoria al contempo, senza sfere di competenze gerarchiche nè entità lucrative. A partire da allora ogni terzo fine settimana di giugno viene proclamata una festa cittadina: la prima si tenne precisamente tra il 22 e il 24.6.1990 e in questa occasione vennero inoltre marcati i confini della piccola Repubblica multicolore con una striscia di demarcazione bianca. Negli anni successivi la BRN ha assunto poi sempre più risonanza in Germania e oggi il quartiere della Neustadt è il più amato, richiesto e trendy della città, nonché il più giovane ed internazionale. Tante persone puntuali all’appuntamento con la BRN anche quest’anno: dal 15 al 17 giugno la zona esterna della “città nuova” di Dresda (dt. Äußere Neustadt) è tornata, come ormai tradizione, ad animarsi di gente per le strade, sia di giorno che di notte. Domenica 17.6, passeggiando per la Alaunstrasse 22 anni dopo, ho ritrovato tanti colori e tanta gente felice appropriarsi liberamente delle strade. I giovani si riuniscono e fanno colazione insieme, in tavoli di legno riccamente apparecchiati lungo marciapiedi o in mezzo agli incroci. La colazione tedesca (deutsche Frühstuck) è abbondante, dolce, salata e multicolore, così che non ho resistito ad immortalarne alcune tavolate. Per tutti i curiosi che vogliono saperne di più, oggi la BRN ha un proprio sito ufficiale: http://www.brn-dresden.de/index.html Oggi questo evento, nato come reazione sociale, è una festa artistica-culturale, per il vicinato e per tutti, abitanti di Dresda e non. Da scoprire.

sabato 16 giugno 2012

Il Duca Anton Ulrich ospite a Dresda. Oggetti preziosi del Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig esposti alla Nuova Volta Verde di Dresda

La Volta Verde di Dresda e il Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig si annoverano tra i più antichi musei d’ Europa. C’è poi un altro elemento che accomuna queste due collezioni. La loro origine è strettamente legata alle Corti di appartenenza e alla passione per il collezionismo dei governanti che le fondarono, rispettivamente Federico Augusto I. di Sassonia (1670-1733) e il Duca Anton Ulrich di Braunschweig -Wölfenbüttel (1633-1714). una delle personalità di maggior rilievo in ambito di collezionismo nel barocco tedesco. Per la sua alta maestria nel collezionismo e l’importanza culturale della sua personalità la figura del Duca Anton Ulrich si può infatti comparare a quella di Federico Augusto I. di Sassonia, meglio conosciuto come Augusto il Forte. Al fine di riallacciare questo legame storico, mercoledì 13 giugno 2012 la Volta Verde di Dresda ha inaugurato la mostra “Il Duca Anton Ulrich ospite a Dresda” (dt. "Herzog Anton Ulrich zu Gast in Dresden") che proseguirà fino al 3 ottobre 2012. Questa mostra nasce dalla collaborazione tra la Volta Verde di Dresda, sontuosa tesoreria reale che si estende su una superficie di 1200 metri quadrati e comprende 3000 oggetti preziosi, e il Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig, la cui collezione attuale si trovava originariamente nel Castello di Salzdahlum, in cui il Duca Anton Ulrich allestì una moltitudine di collezioni private. A presenziare alla conferenza stampa di presentazione l' 11 giugno 2012 il nuovo Direttore delle Collezioni Statali di Dresda(SKD) Dott. Hartwig Fischer, il Direttore della Collezione della Volta Verde e della Camera delle Armi, Prof. Dott. Dirk Syndram e il Direttore del Museo Herzog Anton Ulrich, Prof. Dott. Jochen Luckhardt. Durante la conferenza, che si è tenuta nella Sala Hans-Nadler del Castello Residenziale di Dresda, i Direttori delle Collezioni di Dresda si sono mostrati orgogliosi della buona riuscita di questa collaborazione con il Museo Herzog Anton Ulrich di Braunschweig, che il Prof. Dott. Luckhardt ha presentato e descritto dalle origini nel Castello di Salzdahlum allo stato attuale delle collezioni. Uno speciale riconoscimento da parte del Dott. Fischer anche a Juliane Wolschina, curatrice della mostra, per il pieno raggiungimento delle aspettative. Alla conferenza stampa ha seguito una visita in anteprima della mostra in cui la giovane e competente curatrice (foto)ha illustrato la disposizione dei pezzi dando informazioni sulle relative origini. A seguire le opere esposte di maggior spessore. Il busto in marmo che ritrae il Duca Anton Ulrich di Balthasar Permoser, il primo dei due esemplari esistenti (foto). L’incontro con Permoser avvenne in occasione di un viaggio del Duca in Italia: lo scultore si stava infatti formando a Firenze, dove realizzò questo ritratto intorno al 1685. Altre splendide opere scultoree di Permoser ad essere esposte sono “Selene e Endimione” (dt. "Selene und Endymion", ca. 1715) e “Primavera ed estate” (dt. "Frühling und Sommer”, ca.1695 / foto). Lo stesso Augusto il Forte nominò successivamente Permoser scultore di Corte. Interessante anche lo “Ritratto d’uomo” (dt.“Stehender Mann"), una scultura raffigurante una personaggio della Commedia dell’Arte che venne realizzata a Dresda nel 1710 in porcellana, dura e di colore rosso-bruno. Questa porcellana, realizzata per la prima volta nel 1706, viene chiamata anche “pietra di Böttger” (dt.”Böttgersteinzeug”) dal nome del suo inventore. Tra gli altri oggetti di alto artigianato artistico, presenti per gli amanti della ceramica anche due esemplari di Porcellane Medicee. A seguire il Prof. Dott. Syndram ha menzionato alcune associazioni, ad es. nello stile espositivo dei preziosi, che si riscontrano tra le collezioni del Duca Anton Ulrich e la Volta Verde, che Augusto il Forte al piano terra del Castello Residenziale e che venne aperta al pubblico nel 1730. Il Prof. Dott. Luckhardt ha inoltre illustrato la struttura del Castello di Salzdahlum, mostrando ai presenti l' ampio settore adibito dal Duca a spazio per la lavorazione di manufatti e l’esposizione delle sue molteplici collezioni private. Di questo castello, costruito in legno, oggi resta solo il grande giardino. Augusto il Forte e il Duca Anton Ulrich,seppur divisi da una generazione, sono riusciti quindi attraverso il collezionismo a rappresentare sé stessi, il loro potere di regnanti e ad esprimere forza e ricchezza assolute. In uno stile altamente capace di affascinare gli spettatori, dall’ epoca barocca fino ai nostri giorni...e dal 13 giugno al 3 ottobre 2012 più che mai.

domenica 10 giugno 2012

Contemporary Art Depot - CAD 2012. Serie di arte contemporanea nel Deposito di Sculture dell’ Albertinum

La Collezione delle Sculture dell’ Albertinum a Dresda presenta dall’ 8 giugno al 16 dicembre 2012 opere e artisti di arte contemporanea attualmente in scena. Questa serie di esposizioni è realizzata dalle Collezioni d’ Arte Statali di Dresda (Staatliche Kunstsammlungen Dresden) in collaborazione con il Prof. Eberhard Bosslet della HfBK di Dresda (Hochschule für Bildende Künste, it. Accademia di Belle Arti). “Contemporary Art Depot - CAD 2012” consiste nell’esporre opere attuali di laureandi e laureati presso la HfBK a diversi livelli di specializzazione. Nella fase introduttiva del progetto sono stati invitati artisti e artiste a proporre opere in relazione con gli spazi dell’ Albertinum. Dei 36 progetti proposti ne sono stati successivamente selezionati 9, 4 installazioni e 5 filmati artistici, che a partire da adesso e fino al 16 dicembre saranno visibili a rotazione nel settore di deposito aperto al pubblico intitolato “Dall’Antico al Barocco“ (dt. Antike bis Barock), posizionato al primo piano dell’ Albertinum. Obiettivo di queste opere contemporanee? Instaurare un dialogo attivo e dinamico con le sculture di piccole e medie dimensioni d’arte egizia, greca, romana e barocca esposte nel deposito. La prima artista ad esporre dall'8 giugno al 15 luglio 2012 con un’ installazione di tipo plastico-musicale intitolata “lokal” è Antje Blumenstein. Antje Blumenstein è nata del 1967 a Dresda, dove ha completato gli studi nel 1997. Il suo stile si focalizza su realizzazioni di tipo scultoreo e per la realizzazione di questa mostra l’artista ha scelto di utilizzare oggetti di uso comune e utili per la gestione ed il mantenimento quotidiano della Collezione di Sculture, ad es. tavolozze e mensole. Come prima fase l’artista ha composto con questi oggetti forme indefinite, mentre come seconda fase le ha ricoperte di una pellicola di plastica nera rendendoli irriconoscibili e lavorando la superficie in modo da ottenere un effetto al contempo stabile e dinamico. Peculiarità dell’installazione sono i suoni d’accompagnamento durante l’intera durata della mostra. L’artista, sapendo che visibile sarebbe diventato solo il risultato finale, ha registrato i suoni scaturiti durante le fasi di composizione e li ripropone ai visitatori, che possono così ripercorrere mentalmente il processo di realizzazione. Fino al 16 dicembre ogni mese le opere esposte cambieranno e tra gli artisti che si preparano a dare il cambio a Antje Blumenstein ricordo Svea Duwe, Constanze Nowak, Heinz Schmöller, Lisa Junghanß, Manuel Frolik & Thomas Judisch (mostra collettiva), Susan Donath, Andreas Paeslack, Philipp Gaißer & Mikka Wellner. Un coinvolgente progetto che attraverso un dinamico dialogo con l’antico riesce a generare nuovi impulsi per l’arte contemporanea tedesca.